Il Bonus Mobili su un ammontare di spesa fino a 10mila euro era applicabile per l’acquisto degli arredi e degli elettrodomestici entro il 31 dicembre 2022.
Per le spese 2023 si applica il nuovo massimale.
Per l’anno di imposta in corso, la soglia massima detraibile è scesa a 4mila euro per una spesa agevolabile complessiva non superiore a 8mila euro di spesa.
Il fatto che anche la ristrutturazione collegata sia iniziata nel 2022 rende comunque applicabile il bonus – il Bonus Mobili spetta per interventi iniziati dal primo gennaio dell’anno precedente e non ancora terminati, purché la data di inizio lavori sia anteriore a quella delle spese per mobili e arredi. – ma non rileva ai fini del tetto di spesa, che dipende dal momento in cui sono acquistati gli arredi.
La detrazione va inoltre sempre ripartita tra coloro che hanno sostenuto le spese (letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, poltrone, comodini, credenze, divani, materassi, illuminazione completamento d’arredo, grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica massima, per apparecchiature con etichetta).
Il Bonus Mobili si fruisce in dichiarazione dei redditi (Modello 730, Quadro E – Oneri e spese o Modello Redditi PF). L’importo detraibile è suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.
In caso di ristrutturazione su più unità immobiliari, ricordiamo, si avrà diritto al bonus tante volte quanti quanti sono gli immobili ristrutturati con agevolazione.