Alberto SORDI : 1920-2020 , i cento anni del Grande Albertone

Cento anni fa , il 15 giugno 1920 , nasceva , nel rione di Trastevere a Roma , Aberto Sordi , una delle maschere più celebri della cinematografia e dell’arte italiana .

Il Patronato Enasc lo vuole ricordare con questo piccolo omaggio e vuole ricordarlo in quanto , a ns. avviso , è stato l’attore e l’uomo , che più di tutti , ha raffigurato “l’italiano medio” , mettendo a nudo i pregi ed i difetti nel rialzarsi dal dramma della guerra, dall’Italia degli anni della dolce vita e dall’Italia della crisi economica .

Tantissimi personaggi da Oreste Jacovacci nella “La Grande Guerra” – dove il ns. Albertone disse la prima “parolaccia” del cinema italiano – , a Otello Celletti il famoso borioso de “Il Vigile” , con la divisa tirata a lucido , da Onofrio Del Grillo “Il Marchese Del Grillo” dandy scherzoso ed in fuga dalle responsabilità nobiliari a Nando Meniconi ” Un giorno in pretura” ed “Un americano a Roma” , il borgataro sognatore di un mangiare americano da preferire ad un piatto di maccheroni .

In quasi duecento film Sordi ha incarnato il volto dell’Italia , quella vera .

Come doppiatore , grazie alla sua voce baritonale , si afferma per doppiare Oliver Hardy – Stanlio&Ollio – e da qui inizia a spiccare il volo .

Attraversa la fase del varietà che culmina con una delle pellicole più celebri ed amate “Polvere di Stelle” insieme alla grande Monica Vitti .

In radio porta al successo “I compagnucci della parrocchietta” e Mario Pio .

Interprete attento della ns. Storia : borghese , nobile , arrivista , ingenuo , fanfarone , borgataro , industriale .

Con l’immenso Federico Fellini , interpreta la star dei fotoromanzi, in “Lo sceicco bianco” e l’immaturo Alberto , ne “I Vitelloni” .

Con il grande Mario Monicelli intrepreta un impiegato dello Stato che va in pensione e che fa di tutto per far accedere , all’impego “statale” , l’unico figlio maschio , che verrà ucciso per una rapina finita male ……. qui l’Albertone Naz.le si supera , ed è , questa , a ns. parere l’interpretazione “più alta” della sua carriera e forse , sempre a ns. parere , avrebbe meritato anche un premio americano , il più ambito , l’Oscar , di quella America da lui sempre sognata .

Come dimenticare “Il medico della mutua” con il sequel , che provocò l’ira della categoria dei medici e che ancora oggi ha una carica particolare di denuncia sociale .

Poi tanti altri film , che hanno caratterizzato , negli anni , le varie denunce “sociali” di cui l’Albertone nazionale se ne faceva portavoce .

Per ultimo vogliamo ricordare “il passaggio di testimone” con l’altro grande romano , Carlo Verdone , nel film “In viaggio con papà” .

Della vita privata di Sordi si sa poco …….. viveva nella sua bella villa ad un passo dalle Terme di Caracalla , con le sorelle , villa “sfilata” dalla concorrenza di un altro grande , Vittorio De Sica , in quanto , in quel momento , cioè all’acquisto , Sordi aveva più disponibilità “liquide” del De Sica …….. non ha mai voluto sposarsi in quanto ” …… non mi sposo perché non mi piace avere della gente estranea in casa ……. ” .

La sua ultima apparizione pubblica ebbe luogo in video durante una serata organizzata in suo onore al Teatro Ambra Jovinelli il 17 dicembre 2002 .

Morì per un tumore ai polmoni il 24 febbraio 2003 ….. alle sue esequie , svoltesi il 27 febbraio nella Basilica di San Giovanni in Laterano , parteciparono oltre 250.000 persone e oltre 250.000 persone erano andate a rendergli omaggio alla camera ardente allestita in Campidoglio .

Grazie di essere esistito ALBERTONE !