L’Ape Sociale è stata prorogata sino al 31 dicembre 2020 ! , con l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2020 .
L’Ape Sociale è un assegno che accompagna alla pensione di vecchiaia e viene erogato in favore della categorie sociali più deboli a partire dai 63 anni di età anagrafica .
Le categorie aventi diritto sono 4 :
- lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione , che abbiano esaurito integralmente della prestazione indennizzata ;
- invalidi civili con almeno il 74 % d’invalidità ;
- caregivers ;
- lavoratori dipendenti addetti alle cd. mansioni gravose ( 15 profili professionali come da legge 205 del 2017 ) .
Quindi , oltre all’età anagrafica dei 63 anni , bisogna avere 30 anni di contributi o 36 anni per i lavoratori gravosi .
Inoltre per le madri il requisito contributivo resta abbattuto di un anno per ogni figlio , entro un massimo di due anni ( pertanto , a seconda i casi , si può scendere a 28 anni di contribuzione o a 34 anni di contribuzione ) .
Il sostegno dell’Ape Sociale è di un importo pari al lordo mensile maturato al momento della domanda , entro un massimo di € 1.500,00 al mese per 12 mensilità . L’assegno cesserà al compimento dell’età pensionabile , che ad oggi e fino al 31.12.2022 è di 67 anni .
Per il requisito dei 30 o dei 36 anni di contribuzione è ammesso il cumulo dei contributi tra più gestioni , con esclusione delle casse professionali .
Le scadenze restano le stesse , cioè dal 1° gennaio al 31 marzo – istanza tempestiva – , dal 1° aprile al 15 luglio e dal 16 luglio al 30 novembre – istanza tardiva – .
Resta inteso che le domande presentate dopo ciascuna finestra temporale e , comunque non oltre il 30 novembre , saranno prese in considerazione dall’Inps esclusivamente se all’esito del monitoraggio dello scaglione precedente residuano le risorse finanziarie sufficienti .