Modello C2 storico on-line: come ottenere il percorso lavorativo del dipendente

Il Modello C2 storico (o Percorso Lavoratore) è l’elenco dei rapporti di lavoro effettuati da un determinato soggetto in un certo periodo di tempo e ordinati in ordine cronologico; da questo documento si può desumere anche lo stato di disoccupazione ai fini di benefici e sussidi.

Il Certificato Storico Lavorativo (Modello C2 storico) elenca tutti i rapporti di lavoro in ordine cronologico decrescente registrati nel sistema informativo del Centro per l’impiego competente territorialmente (ossia in base al domicilio del lavoratore o alla sede del datore di lavoro).

Per ogni rapporto di lavoro sono indicati: data di assunzione (avviamento), trasformazione, proroga e interruzione (cessazione) del contratto.

Aziende e datori di lavoro richiedono il Modello C2 in previsione di una assunzione agevolata (per avere conferma delle esperienze lavorative maturate dal candidato e per desumere aspetti necessari per fruire dei benefici fiscali, riservati ad esempio a chi assume disoccupati di lungo periodo).

Gli Enti che richiedono verifiche dello stato occupazionale, potranno così ricevere informazioni e conferme sugli stati occupazionali dei cittadini registrati.

Il certificato storico lavorativo (Modello C2 storico o Percorso lavoratore) riporta varie informazioni, tra cui:

  • la lista delle esperienze lavorative maturate, con indicata la data di assunzione, eventuali  proroghe e/o trasformazioni,  la data di cessazione, ecc.;
  • titoli di studio conseguiti;
  • la dichiarazione di disponibilità al lavoro;
  • la data di iscrizione al Centro per l’impiego (CPI);
  • eventuali periodi di inoccupazione;
  • lo stato di disoccupazione;
  • mansioni svolte, compiti e responsabilità rivestite nel corso della carriera;
  • i dati del datore di lavoro.

Il Modello C2 storico riporta l’elenco delle occupazioni precedenti di lavoro in un certo periodo di tempo ed in una certa area. L’ambito di riferimento è quello di competenza del proprio centro per l’impiego di zona e in elenco sono presenti i rapporti subordinati segnalati per legge dalle aziende al CPI.

Possono mancare alcuni rapporti: oltre a quelli di lavoro autonomo occasionale (non comunicati ai Centri per l’impiego), possono subire ritardi di registrazione i rapporti di lavoro instaurati con agenzie di somministrazione o con la PA e quelli di lavoro domestico, perché c’è una maggiore latenza di comunicazione.

Ad ogni modo, lo stato di disoccupazione è autocertificabile dai cittadini ai sensi dell’art. 46 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445.

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio (o autodichiarazione) può essere con e senza firma autenticata:

  • la dichiarazione sostitutiva di atto notorio con firma autenticata è indispensabile tra privati. In questo caso un pubblico ufficiale/funzionario incaricato deve confermare che la firma del dichiarante in fondo a quel documento è stata apposta in sua presenza dal soggetto di cui ha accertato l’identità. L’autentica della firma prevede il pagamento di una marca da bollo di 16 euro più i diritti di segreteria. L’ufficiale o funzionario che autentica la firma non ha competenza e responsabilità in merito al contenuto della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che rimane in capo al dichiarante;
  • la dichiarazione sostitutiva di atto notorio senza firma autenticata è sufficiente quando si invia ad una PA, quindi anche in caso di richiesta di Modello C2 storico ad un CPI.

Per usufruire dei servizi offerti dai Centri per l’Impiego, come la richiesta di certificato C2 storico, è necessario essere iscritti al CPI e aver dichiarato la propria immediata disponibilità al lavoro (DID).

Per richiedere il Modello C2 storico è possibile rivolgersi presso il Centro per l’impiego del proprio domicilio, con documento di identità in corso di validità e codice fiscale oppure, dove è stato attivato il servizio, scaricarlo direttamente dal portale della Regione con credenziali SPID, CIE o CNS.