Anziani: dal 1° gennaio 2025 indennità di accompagnamento più alto

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 25 gennaio 2024, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di politiche a tutela delle persone anziane non autosufficienti, prevista anche dal PNRR ed in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33.

Il testo introduce misure specifiche per prevenirne la fragilità delle persone anziane, per favorirne la salute e per l’invecchiamento attivo. Si promuovono, inoltre, strumenti di sanità preventiva e di telemedicina presso il domicilio delle persone anziane e si introducono misure volte a contrastarne l’isolamento e la deprivazione relazionale e affettiva, a favore del mantenimento delle capacità fisiche, intellettive e sociali, quali, a titolo esemplificativo, misure volte a favorire il turismo lento o l’impiego in organizzazioni di volontariato e di formazione. Si sostiene il ricorso a nuove forme di domiciliarità e di coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale; si introducono, infine, misure in materia di promozione della mobilità degli anziani in ambito dei servizi di trasporto pubblico locale, con l’istituzione di un apposito fondo, e disposizioni in materia di alfabetizzazione informatica e di facilitazione digitale.

Nell’ambito dei punti unici di accesso (PUA), è assicurata alle persone anziane la possibilità di ottenere una valutazione multidimensionale per l’erogazione dell’orientamento e del sostegno informativo destinati a favorire il pieno accesso agli interventi e ai servizi sanitari, sociali e sociosanitari.

In materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, si provvede a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci una serie di interventi integrati di tipo sanitario e socioassistenziale, aggiuntivi rispetto alle prestazioni già fornite dal Servizio sanitario nazionale. Si prevede, tra l’altro, la “Valutazione multidimensionale unificata” (VMU) di base, a livello nazionale, per l’orientamento della persona anziana e la determinazione della condizione di non autosufficienza e del relativo stato di bisogno assistenziale.

Inoltre, si introducono:

  • l’offerta integrata di assistenza e cure domiciliari finalizzata all’erogazione a domicilio di interventi caratterizzati da un livello di intensità e complessità assistenziale variabile nell’ambito di specifici percorsi di cura e di un progetto di assistenza individuale integrato;
  • la previsione di servizi residenziali e semiresidenziali socioassistenziali e sociosanitari;
  • il potenziamento delle reti locali delle cure palliative.

La legge delega prevede, in via e progressiva  l’introduzione di una prestazione universale (una sorta di Assegno Unico) pensato per gli invalidi anziani, che assorbirà i precedenti sussidi e andrà quindi in sostituzione di quella che ora è conosciuta come indennità di accompagnamento (articolo 1, legge 17/1980) e delle prestazioni connesse (articolo 1, comma 164, legge 234/2021): le persone anziane non autosufficienti potranno scegliere se riceverla come indennità in denaro (graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale ) oppure sotto forma di servizi alla persona.

in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, è dunque istituita una prestazione per over 80 non autosufficienti con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un ISEE sotto 6.000 euro.

L’importo della prestazione prevede una quota fissa che corrisponde all’indennità di accompagnamento (ad oggi pari a 531,76 uro) a cui si somma una quota integrativa definita “assegno di assistenza“, pari ad € 850,00

In tutto si potrà arrivare a 1.380 euro euro al mese.

La quota integrativa si potrà usare per pagare il lavoro di cura e assistenza svolto da colf e badanti, ma anche l’acquisto di servizi forniti da imprese qualificate.

requisiti per ottenerla sono i seguenti:

  • età anagrafica di almeno 80 anni;
  • livello di bisogno assistenziale gravissimo, definito dall’INPS sulla base di determinati indicatori;
  • ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a euro 6.000.