Inps: i conguagli sulle pensioni per l’anno 2023 sul cedolino di novembre

Il Governo prepara un decreto per anticipare il tradizionale conguaglio di inizio anno sulle pensioni: in base ad anticipazioni di stampa dovrebbe arrivare con il cedolino di novembre, comportando un aumento fino all0 0,8%.

Si tratta della differenza tra inflazione programmata del 7,3% (su cui sono state calcolate le pensioni 2023) e quella effettiva per il 2022, pari all’8,1%.

Le indiscrezioni di stampa si basano su un’indicazione contenuta nella Relazione di accompagnamento alla NaDEF, in cui l’Esecutivo destina parte dei 3,2 miliardi di extra deficit previsti «al conguaglio anticipato dell’adeguamento Istat per i trattamenti pensionistici previsto per il 2024».

Tutti gli assegni incasseranno un piccolo aumento dovuto al conguaglio sulla rivalutazione delle pensioni, differenziato in base al proprio scaglione: alla percentuale dello 0,8%, infatti, si applicano poi le percentuali di rivalutazione previste dalla Manovra 2023.

Anche l’anno scorso, lo ricordiamo, il Governo aveva previsto una norma analoga, accompagnata addirittura dall’anticipo della perequazione per l’anno successivo sui trattamenti fino a sei volte il minimo. In base agli elementi fin qui forniti, invece, per il 2023 ci sarebbe solo il recupero anticipato del conguaglio sul 2022. Pari, appunto allo 0,8%.