Inps: nuova procedura per il servizio della NASpI

L’Inps, con proprio messaggio del 21.4.2023,  –  https://enasc.it/wp-content/uploads/2023/04/14154_Messaggio-numero-1488-del-21-04-2023.pdf  –  comunica che è stata rilasciata, in via sperimentale, la nuova procedura per la domanda di accesso alla NASpI .

Si accede sempre attraverso la home page dell’INPS, seguendo il seguente percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per disoccupati” > “NASpI: indennità mensile di disoccupazione” > “Utilizza il servizio” > “NASpI” > “Nuova Procedura di invio domanda NASpI”.

Naturalmente, bisogna autenticarsi con la propria identità digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica) – AL MOMENTO TALE PROCEDURA NON E’ CONDIVISA CON I PATRONATI – .

L’utente, quanto effettua l’accesso, può scegliere se attivare la nuova procedura o utilizzare quella ordinaria. Il doppio binario resterà per tutta la durata della sperimentazione.

Il nuovo servizio ha le seguenti funzionalità:

  • compilazione della domanda NASpI, con precompilazione delle informazioni sulla propria posizione;
  • visione aggregata dei dati, grazie a una riorganizzazione modulare dei “Quadri” componenti la procedura;
  • visualizzazione dei punti di attenzione emersi nel corso della compilazione della domanda rilevanti ai fini della misura, della durata e del diritto alla prestazione.

Queste le differenze rispetto alla presentazione della domanda con le regole ordinarie:

  • i dati dell’ultimo rapporto di lavoro sono stati separati dai dati anagrafici e inseriti in una nuova schermata;
  • sono stati aggiunti una serie di controlli automatici svolti in modalità sincrona sulla base dei dati disponibili all’Istituto, relativi a iscrizione ad albi professionali e/o Ordini e Casse professionali, iscrizione alla gestione Artigiani e Commercianti, titolarità di Partita Iva, iscrizione alla Gestione separata;
  • è stata aggiunta una nuova schermata di “Avvisi” all’utente che, in base all’esito dei controlli automatici e alle dichiarazioni rese dall’assicurato all’interno della domanda, evidenzia eventuali criticità che possono incidere sul riconoscimento dell’indennità (ad esempio, la rilevazione di causali di cessazione non ammesse, l’iscrizione ad altre gestioni con annessa indicazione dei redditi presunti).