Inps : tabelle rivalutazioni pensioni 2022 e 2023

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 271 del 19 novembre 2022, il Decreto MEF sulla perequazione automatica delle pensioni , indicando il valore provvisorio dell’indice da applicarsi ai trattamenti con decorrenza 1° gennaio 2023 e la percentuale definitiva di rivalutazione per il 2022.

 

Perequazione automatica delle pensioni

  • Rivalutazione pensioni dal 1° gennaio 2022: +1,9%.
  • Rivalutazione pensioni dal 1° gennaio 2023: +7,3% salvo conguaglio.

N.B.: Le percentuali di rivalutazione da applicarsi alle pensioni che godono di indennità integrativa speciale (prevista dalla legge 27 maggio 1959, n. 324) sono determinate separatamente.  L’indennità nella Gestione Pubblica dal 1° gennaio 2022 è pari a 804,56 euro (in tredicesima 784,56 euro).

 

Tabelle Inps

I criteri di perequazione per l’anno 2022 prevedono che la rivalutazione del trattamento pensionistico, secondo tre indici di perequazione (al 100%, al 90% e al 75%), si applichi in base alla fascia di importo il singolo trattamento pensionistico da rivalutare in cui si ricade. L’indicizzazione è stata applicata in forma progressiva per scaglioni, prendendo a riferimento un trattamento minimo di 515,58 euro (importo annuo pari a 6.829,94 euro).

A partire dalla rata di gennaio 2022 le pensioni e i limiti di reddito perequati sono stati adeguati all’1,6%, ossia applicando quello che era la percentuale provvisoria di aumento per adeguamento all’inflazione. Di conseguenza, sono stati erogati i seguenti aumenti provvisori percentuali ai trattamenti previdenziali:

 

Allegato  Tabella Aumenti per costo vita  https://enasc.it/wp-content/uploads/2022/11/aumenti-per-costo-vita-pdf.pdf

 

In base a questo meccanismo, per il 2022 è stata applicata una rivalutazione provvisoria di importo variabile, in base alla percentuale provvisoria stabilita a novembre 2021:

 

Allegato Tabella rivalutazione provvisoria anno 2022  https://enasc.it/wp-content/uploads/2022/11/rivalutazione-provvisoria.pdf

 

Rivalutazioni definitive anno 2022

Il decreto MEF di questo novembre 2022 ha portato la percentuale definitiva della rivalutazione a 1,9%: sarà dunque questo l’indice che si applicherà a conguaglio per le pensioni già erogate nel 2022. L’applicazione in tre fasce vedrà pertanto una rivalutazione pari a

  •  1,90% per trattamenti fino a 4 volte il minimo;
  •  1,710% per trattamenti comprese tra 4 e 5 volte il minimo;
  •  1,425% per trattamenti superiori a 5 volte il minimo.

 

Perequazioni pensioni anno 2023

Applicando il nuovo indice provvisorio stabilito dal MEF per le pensioni decorrenti dal 2023, se ne deduce che tutti i trattamenti di competenza a partire dal 1° gennaio saranno rivalutati fino ad un massimo del 7,3%, sempre che il prossimo novembre (quando sarà decreto l’indice di perequazione automatica 2023 definitivo) non scatti un ulteriore aumento, dovuto alla corsa inflazionistica che potrebbe far aumentare ancora gli importi delle pensioni, applicando in quel caso una rivalutazione a conguaglio sui trattamenti 2023 già erogati.

La Manovra economica 2023 – il cui disegno di legge è stato approvato nella notte tra il 21 e il 22 novembre – cambia però le aliquote di applicazione dell’indice ISTAT:

  • Indicizzazione delle pensioni più basse al 120%;
  • Per quelle fino a 4 volte il minimo (poco più di 2mila euro) la rivalutazione è al 100%;
  • La rivalutazione si riduce via via in base all’assegno;
  • Sopra i 5mila euro, che viene rivalutata del 35%.

Dagli importi rivalutati, vanno sottratti gli anticipi già goduti, nei casi spettanti, concessi in questi mesi (da ottobre a fine anno, tredicesima pensione compresa) come sostegno al caro prezzi.