Assegno Unico Universale: a chi spetta gli aumenti per l’anno 2022

Il Decreto Semplificazioni (Articolo 38 DL 73/2022) ha previsto per il 2022 un aumento dell’importo dell’Assegno Unico sia per figli a carico nel caso di nuclei familiari in cui sono presenti disabili maggiorenni, per nuclei fino a 25mila euro di ISEE ed ex ANF con almeno una persona disabile a carico ed infine per i maggiorenni disabili e orfani.

Per questo primo anno di applicazione della misura, il figlio disabile a carico maggiorenne è equiparato al minorenne, ricevendo un assegno massimo di 175 euro con SEE fino a 15mila euro. Inoltre se il figlio ha un’età compresa tra 18 e 21 anni spetterà anche una maggiorazione parametrata alla percentuale di disabilità (come già avviene per i figli  minorenni): gli importi di queste maggiorazioni vanno da un massimo di 105 euro ad un minimo di 85 euro al mese, sempre in base all’ISEE.

L’aumento (con arretrati) spetta al momento per il periodo che va dal 1° marzo 2022 al 28 febbraio 2023 ed ha valore retroattivo, prevedendo un conguaglio automatico da parte dell’INPS. Per il 2022 sono riservati 136,2 milioni euro (mediante corrispondente riduzione del Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità). Poi, salvo nuovo rifinanziamento, si tornerà ai consueti importi.

Ai nuclei familiari che risultano beneficiari della maggiorazione temporanea prevista per chi ha un ISEE fino a 25mila euro e che nel 2021 riceveva gli assegni familiari (ANF), è previsto un’incremento  pari ad una somma forfettaria di 120 euro al mese se nel nucleo è presente almeno un figlio a carico con disabilità.

L’Assegno unico spetta anche ai figli disabili gravi maggiorenni che hanno perduto i genitori, a prescindere dall’età anagrafica. Si tratta di nuclei ISEE composti dal solo adulto disabile oltre a eventuali fratelli e sorelle. L’Assegno unico spetta per ogni orfano maggiorenne a condizione che sia titolare di pensione ai superstiti e con una disabilità grave ai sensi della legge n. 104 del 199.