Fondo Credito Ex-Inpdap – Presentazione della domanda di adesione

A cura di Affaticati Rodolfo

L’Inps, con propria circolare n. 128 del 19.8.2021, fornisce le modalità per l’adesione alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali a seguito della riapertura dei termini per i pensionati già dipendenti pubblici che fruiscono di trattamento a carico della Gestione speciale di previdenza dei dipendenti dell’amministrazione pubblica, già iscritti all’INPDAP, nonché per i dipendenti o pensionati di enti e amministrazioni pubbliche iscritti ai fini pensionistici presso enti o gestioni previdenziali diverse dalla predetta Gestione speciale di previdenza, che alla data di entrata in vigore della suddetta legge (1° gennaio 2020) non risultano iscritti alla citata gestione unitaria per il credito.

Come è noto i dipendenti che versano i contributi nelle casse pensionistiche e/o presso i fondi per le prestazioni di fine servizio (TFS/TFR) della Gestione dipendenti pubblici vengono iscritti obbligatoriamente al Fondo al momento dell’assunzione.

Le norme precedenti avevano previsto  l’iscrizione facoltativa alla gestione credito per talune categorie di dipendenti e pensionati, previa manifestazione di volontà di adesione esplicita da esercitarsi entro precisi termini (contestualmente alla presentazione della domanda di pensione e l’eventuale opzione era irrevocabile).
La legge n. 160/2019, cui ha fatto seguito il D.M. n. 110/2021, ha previsto la riapertura dei termini per l’iscrizione facoltativa alla gestione credito per determinate categorie di pensionati e dipendenti.

Possono aderire alla gestione credito solo i dipendenti in servizio e i pensionati diretti che, alla data del 1° gennaio 2020, non risultano iscritti alla suddetta gestione ed in particolare i pensionati, già dipendenti pubblici, che fruiscono di trattamento pensionistico a carico delle seguenti casse della Gestione speciale di previdenza dei dipendenti dell’amministrazione pubblica:

  • Cassa Trattamenti pensionistici dei dipendenti statali (CTPS);
  • Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali (CPDEL);
  • Cassa Pensioni Insegnanti (CPI);
  • Cassa Pensioni Ufficiali Giudiziari (CPUG);
  • Cassa Pensioni Sanitari (CPS);
  • I pensionati che, a seguito della privatizzazione dell’ente hanno mantenuto l’iscrizione a una delle suddette casse pensionistiche, nonché i sottufficiali in ausiliaria che fruiscono di un trattamento provvisorio di pensione a carico del Ministero della Difesa;
  • I pensionati di enti e amministrazioni pubbliche , che non fruiscono di trattamento pensionistico a carico della Gestione speciale di previdenza dei dipendenti dell’Amministrazione pubblica bensì a carico di gestioni o fondi speciali diversi dalle suddette casse pensionistiche pubbliche (ad esempio, FPLD, INPGI, ENPAM);
  • I dipendenti di enti e amministrazioni pubbliche , non iscritti alle casse pensionistiche o ai fondi (ex ENPAS o ex INADEL) per i trattamenti di fine servizio della Gestione speciale di previdenza dei dipendenti pubblici.

La volontà di adesione deve essere esercitata presso l’Inps entro il termine perentorio di sei mesi dalla data di entrata in vigore del citato D.M.  e precisamente entro il 20 febbraio 2022 , avvalendosi della procedura telematica “Adesione alla gestione delle prestazioni creditizie e sociali”.

La comunicazione di adesione da parte dei soggetti comporta l’iscrizione alla gestione credito a decorrere dal primo giorno utile del mese in cui è presentata la comunicazione stessa. Dalla medesima data decorre il relativo obbligo contributivo.

L’adesione alla gestione credito una volta esercitata è irrevocabile.

Per i dipendenti, l’iscrizione alla gestione predetta, sia in forma facoltativa che obbligatoria, comporta il versamento del contributo pari allo 0,35 per cento (applicato sulla retribuzione pensionabile esclusivamente a carico del dipendente).

Per i pensionati, l’adesione comporta un contributo pari allo 0,15 per cento dell’ammontare lordo del trattamento pensionistico con una corrispondente trattenuta mensile.

Nessun contributo è dovuto dai pensionati se titolari di pensione con un importo inferiore o uguale al trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti. Tale importo è automaticamente adeguato prendendo a riferimento le variazioni del trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti.

Quindi, per riepilogare;

  • l’opzione è irrevocabile ai sensi dell’articolo 1, comma 485, della legge n. 160/2019;
  • Il contributo è a totale carico dell’interessato e non è rimborsabile ancorché non siano state erogate prestazioni.

 

La circolare suindicata fornisce le indicazioni per le categorie di pensionati e dipendenti interessati dalla riapertura dei termini per l’adesione alla gestione credito di cui al D.M. n. 110/2021 per i quali è stato previsto il termine dei sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto stesso entro il quale manifestare la volontà di adesione, chiarendo altresì che l’iscrizione alla gestione e il relativo obbligo contributivo decorrono dal primo giorno utile del mese in cui è presentata la comunicazione di adesione.

Per le categorie non rientranti nell’ambito di applicazione del D.M. n. 110/2021, e quindi per i lavoratori neoassunti dal 1° gennaio 2020 e per i pensionandi dalla medesima data, restano confermati i termini per aderire e le indicazioni contenuti nel messaggio Inps n. 3282/2017.

 

Le relative domande possono essere già trasmesse.

 

 

GESTIONE UNITARIA DELLE PRESTAZIONI CREDITIZIE E SOCIALI

Per ricordo, si indicano quali sono le prestazioni fornite dalla Gestione Unitaria ed i relativi benefici.

“La Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali è un Fondo costituito nel 1996 per finanziare prestazioni di credito, welfare e formazione riservate ai dipendenti delle amministrazioni ed in pensione non a carico della fiscalità generale.

Il Fondo prevede:

  • la concessione di mutui e prestiti a tassi agevolati;
  • la concessione di prestiti e piccoli prestiti ;
  • partecipazione a progetti di formazione ed istruzione dalla scuola primaria ai master universitari;
  • ospitalità residenziale (case di cura per anziani);
  • soggiorni di studio e benessere estivi (vacanze di studio all’estero per iscritti e figli);
  • partecipazione al progetto HOME CARE PREMIUM che offre servizi e prestazioni per favorire l’assistenza domiciliare per persone non autosufficienti attraverso erogazione di contributi economici e servizi di assistenza (prestazioni integrative) erogate dagli ambiti territoriali o da enti convenzionati con l’istituto, previa accettazione del paino socio-sanitario. “