Bonus Bebè 2021 : aperte le procedure Inps

L’Inps, con proprio messaggio n. 918 del 3.3.2021, comunica che è stata rilasciata la procedura di acquisizione delle domande di assegno di natalità (c.d. bonus bebè) per le nascite, le adozioni o gli affidamenti preadottivi dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

In via transitoria, al fine di evitare un eventuale pregiudizio del diritto dei potenziali beneficiari, per le nascite/adozioni/affidamenti già avvenuti a partire dal 1° gennaio 2021, il termine di 90 giorni per la presentazione della domanda decorre dalla data di pubblicazione del presente messaggio.

Nel rispetto di tale termine, in presenza di tutti i requisiti, l’assegno di natalità è riconosciuto a decorrere dal giorno di nascita o di ingresso nel nucleo familiare del minorenne (cfr. l’articolo 4 del D.P.C.M. del 27 febbraio 2015) per la durata massima di 12 mensilità. Resta fermo che, per le domande presentate tardivamente, l’assegno di natalità, ove spettante, decorre dal mese di presentazione della domanda e comprende le sole mensilità residue fino al compimento di un anno dall’evento (nascita, adozione o affidamento).


Ciò premesso, si precisa che il termine ultimo per la presentazione della domanda è la fine del mese precedente a quello di compimento del primo anno di vita del bambino o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo.


A titolo di esempio, si riporta il seguente caso:
– Nascita (o adozione o affidamento) avvenuta il 15 aprile 2020. Se la domanda viene presentata tempestivamente (cioè entro 90 giorni dall’evento) la prestazione, ove spettante, decorre dal mese in cui si è verificato l’evento (aprile 2020) fino al compimento di un anno dall’evento (marzo 2021). Se la domanda viene presentata successivamente al termine
stabilito (cioè oltre i 90 giorni dall’evento) la prestazione, ove spettante, decorre invece dal mese di presentazione della domanda e spetta fino al compimento di un anno dall’evento. Il termine ultimo per la presentazione della domanda, nel caso in esempio, è il 31 marzo 2021.

Qui di seguito si ricorda come si ottiene il bonus.

” La prestazione del bonus bebè è stata estesa con criterio “universalistico” e ricalcolata in base a nuove soglie di ISEE per effetto della disciplina introdotta dall’articolo 1, comma 340, della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Pertanto, nel caso in cui il richiedente presenti domanda di assegno in assenza di ISEE valido e non sia quindi possibile individuare la fascia ISEE di riferimento, purché sussistano tutti gli altri requisiti, la prestazione viene erogata nella misura minima di 80 euro al mese o di 96 euro al mese in caso di figlio successivo al primo (vedere la circolare inps n. 26/2020). L’Istituto in questi casi invia un’apposita comunicazione al richiedente nella quale chiarisce che il riconoscimento dell’importo minimo dell’assegno è legato appunto alla mancanza di un ISEE valido.
Si ricorda che nel caso di presentazione di ISEE in data successiva alla domanda di assegno di natalità, l’importo dell’assegno verrà eventualmente integrato nella misura dovuta per la fascia ISEE di riferimento a partire dalla data di presentazione della DSU dalla quale sia derivato un ISEE minorenni valido.
La presenza di omissioni/difformità nell’attestazione ISEE al momento della domanda (o successivamente alla presentazione della stessa) comporta, analogamente alla mancanza di ISEE, la liquidazione dell’importo minimo di 80 euro mensili (o 96 euro in caso di figlio successivo al primo). Il richiedente la prestazione può tuttavia regolarizzare la situazione, entro il termine di validità della DSU, in una delle modalità indicate dall’Inps: presentando idonea documentazione; presentando una nuova DSU, comprensiva delle informazioni in precedenza omesse o diversamente esposte; rettificando la DSU con effetto retroattivo (qualora sia stata presentata tramite CAF e quest’ultimo abbia commesso un errore materiale). “


L’INPS corrisponde il beneficio per singole rate mensili secondo le modalità indicate dal richiedente nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN), cui si aggiunge il pagamento su conto corrente estero Area SEPA. In caso di pagamento su IBAN estero deve essere allegato un documento di
identità del beneficiario della prestazione e il Modulo di identificazione finanziaria timbrato e firmato da un rappresentante della banca estera oppure corredato di un estratto conto (nel quale siano oscurati i dati contabili) o da una dichiarazione della banca emittente dai quali risultino con evidenza il codice IBAN e i dati identificativi del titolare del conto corrente.